La psicologia dello sport è la scienza della psicologia applicata allo sport. L’approccio sul quale si basa il mio lavoro, deriva dalla psicologia cognitiva (Aaron Beck et Christoph André ne sono alcuni esponenti) e costruttivista (George Kelly e Vittorio Giudano ne sono i precursori e Giuseppe Vercelli in ambito sportivo).
Le emozioni
In ogni situazione che viviamo, le emozioni hanno il potere di darvi senso. Sono loro che appaiono e rendono l’evento speciale, lo possono colorare di gioia e felicità, renderlo triste e minaccioso o qualsiasi altra sfumatura che corrisponde al singolo vissuto di una specifica persona. Le emozioni appaiono in maniera spontanea e immediata e determinano la maniera in cui ci sentiamo in una certa situazione. Le emozioni che ci fanno stare bene, ci motivano a continuare a ricercare tale situazione, mentre le emozioni che ci causano disagio o sofferenza, ci portano a evitare le situazioni che le suscitano.
La prestazione d’eccellenza
Il mio lavoro di psicologo dello sport, consiste nell’accompagnare l’atleta a conoscere il proprio funzionamento e la propria gestione emotiva, in modo da poter attivare lo stato emotivo e mentale desiderato, nel momento opportuno. Attraverso l’allenamento mentale, si impara a comportarsi in modo funzionale ai propri obiettivi, conoscendo e sfruttando la componente emotiva, per raggiungere la prestazione d’eccellenza.